20 gennaio 2010

Autorizzazione paesaggistica

È entrata in vigore il 1° gennaio 2010 la procedura per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica prevista dall’art. 146 del Codice dei beni culturali, D.Lgs. 42/2004. La nuova procedura attribuisce maggiori responsabilità alle Regioni e riserva alle Soprintendenze il potere di esprimere parere preliminare vincolante sugli interventi nelle aree protette. Si tratta di un parere necessario per il rilascio dell’autorizzazione paesaggistica e quindi del successivo titolo abilitativo edilizio sia la DIA che il permesso di costruire.

In sintesi: 
- la Regione, il Comune o la Provincia hanno 40 giorni di tempo per verificare la documentazione, acquisire il parere della commissione per il paesaggio e predisporre una proposta di valutazione da inviare al Soprintendente;
- il Soprintendente entro 45 giorni dovrà emanare il parere vincolante. Se questo termine scade senza che il parere sia stato emesso, può essere indetta una conferenza dei servizi, alla quale il soprintendente partecipa o fa pervenire il parere scritto; la conferenza si pronuncia entro 15 giorni. Decorso inutilmente quest'ultimo termine, l'interessato può richiedere l'autorizzazione in via sostitutiva alla Regione, che vi provvede, anche mediante un commissario ad acta, entro 60 giorni dal ricevimento della richiesta. Qualora la Regione non abbia delegato gli enti locali al rilascio dell'autorizzazione , e sia essa stessa inadempiente, la richiesta del rilascio in via sostitutiva è presentata al soprintendente;
- se il parere è favorevole, l’autorità competente rilascia l’autorizzazione paesaggistica; se invece il parere è negativo, sarà emanato il preavviso di diniego. Questa fase deve concludersi entro 20 giorni;
- il rilascio dell’autorizzazione o il diniego deve comunque avvenire entro 60 giorni dal ricevimento della pratica da parte della Soprintendenza.

Il procedimento può avere una durata massima di 105 giorni  o di 120 se viene indetta la conferenza dei servizi. La nuova disciplina si applica anche ai procedimenti che, al 31 dicembre 2009, non si sono ancora conclusi.
L'autorizzazione paesaggistica diventa efficace decorsi 30 giorni dal suo rilascio e va trasmessa alla Soprintendenza e, unitamente allo stesso parere, alla regione o agli altri enti pubblici interessati e, ove esistente, all'ente parco nel cui territorio si trova l'immobile o l'area sottoposti al vincolo.  
Ricordiamo, inoltre, che il parere della Soprintendenza è obbligatorio ma non vincolante solo nel caso in cui le Regioni abbiano approvato un piano paesaggistico e che finora meno di 10 Regioni hanno firmato con il Ministero dei Beni culturali un’intesa per redigere le norme di tutela del paesaggio.  
Allo studio però, c'è un nuovo Regolamento che consentirà di ridurre ulteriormente i tempi fino ai 60 gg.

18 dicembre 2009

Piano Casa della Regione Campania

E’ stato approvato il Piano Casa della Regione Campania dal Consiglio presieduto dal Vice Presidente Gennaro Mucciolo, con 35 voti favorevoli, sei contrari e tre astenuti.

In deroga agli strumenti urbanistici vigenti, il testo preve­de l’ampliamento fino al 20% della volumetria esistente degli edifici residenziali uni e bi familiari e, comunque, degli edifici di volumetria non superiore ai 1000 metri cubi e degli edifici residenziali composti da non più di due piani fuori terra; l’au­mento sale ntro il limite del 35% della volumetria esistente degli edifici residenziali per gli interventi di demolizione e ricostru­zione all’interno della stessa unità immobiliare catastale e del­le pertinenze esterne asservite al fabbricato.
Tali interventi so­no esclusi negli edifici residenziali privi del relativo accatasta­mento per i quali, al momento della richiesta dell’ampliamen­to, non sia in corso la procedura di accatastamento.

Il Piano casa prevede inoltre che gli interventi volumetrici devono essere realizzati con tecniche costruttive che garanti­scano prestazioni energetico-ambientali e conformità le norme tecniche sulle costruzioni in zona sismica. Lla legge esclude la realizzazione degli in­terventi previsti negli immobili realizzati in difformità del ti­tolo abitativo, collocati all’interno delle aree a rischio idrogeo­logico e pericolosità geomorfologia elevata o molto elevata, nella «zona rossa» a rischio Vesuvio ex lege regionale 21/2003, negli immobili di valore storico, culturale e architet­tonico, nelle aree di inedificabilità assoluta ai sensi delle leggi nazionali e regionali.
Gli interventi di incremento volumetrico possono essere realizzati anche sugli immobili qualificati «prima casa»  per i quali sia stata rilasciata la concessione in sanatoria o l’accerta­mento di conformità, ovvero per i quali sia stata presentata, nei termini previsti dalla legislazione statale vigente in mate­ria, istanza di condono dagli interessati, se aventi diritto, e siano state versate le somme prescritte.

L’articolo 5, che costi­tuisce l’unicità del Piano-casa della Regione Campania, prevede la riqualificazione delle aree urbane degradate, anche al fine della risoluzione del disagio abitativo, attraverso l’indi­viduazione di ambiti da parte dei Comuni destinati a sostitu­zione edilizia, anche in variante agli strumenti urbanistici vi­genti, con aumento della volumetria esistente entro il limite del 50% per interventi di demolizione, ricostruzione e ristrut­turazione urbanistica degli immobili esistenti con vincolo per la Regione di inserimento, nella programmazione, di fondi per l’edilizia economica e popolare.

La riqualificazione delle zone urbane degradate, nelle aree con dimensione di lotto non superiore a 15.000 mq, attraver­so interventi di sostituzione edilizia per immobili dismessi, a parità di volumetria esistente, anche con cambiamento di de­stinazione d’uso, che prevedano la realizzazione di una quota non inferiore al 30% per l'edilizia sociale, attraverso il cam­bio di destinazione d’uso delle attività produttive dismesse da almeno tre anni.
La legge prevede che i Comuni provvisti di strumenti urbanistici generali vigenti possono individuare, con provvedimento del Consiglio comunale, motivato da esi­genze di carattere urbanistico ed edilizio, entro il termine pe­rentorio di sessanta giorni dalla entrata in vigore della legge, le aree nelle quali tali interventi non sono consentiti.

15 settembre 2009

Calcolo strutturale free: Freelite di Softing

La Softing è una software house da annoverare tra i pionieri del calcolo strutturale automatico, infatti, nel 1984 ha dato vita al MacSap, il primo programma di calcolo automatico agli elementi finiti dotato di una interfaccia grafica, tra l'altro altamente intuitiva e che sopravvive tutt'oggi in Nòlian. 
La Softing, casa italiana con sede a Roma, propone un'estesa gamma di prodotti software come strumenti di progetto per ogni necessità professionale, con una soluzione unica al problema dell'ingegneria: completo controllo sulle esigenze progettuali e completa automazione programmata delle fasi di produzione del progetto, con una flessibilità senza eguali.
La qualità della sofisticata soluzione ad elementi finiti non si ferma al solo programma di analisi, ma si estende con la stessa cura e raffinatezza matematica anche ai pre- e post-processori, che lasciano protagonista il progettista.
La Softing mette a disposizione sul proprio sito gratuitamente, dopo una semplice registrazione, tutto il proprio software nella versione Freelite, pienamente funzionante, con il solo limite di 300 nodi per il solutore FEM e 200 per i post-processori.

14 settembre 2009

CADuto nel cad

CADuto nel cad è un blog che fornisce una miriade di informazioni utili, tutorial, risorse, spiegazioni ed aggiornamenti su tanti aspetti sia di Autocad, sia di altre tipologie di cad, come ad esempio Revit. 
L'autore è il vulcanico Michele Verda. che in pochissimo tempo ha riempito di contenuti utilissimi questo spazio, come, ad esempio, la stratificazione dei muri in Revit, White paper su Mental Ray per uso architettonico, il calcolatore nascosto in Revit, la segnalazione di risorse gratuite di Autodesk, 3d Studio, l'integrazione tra Autocad e Google Earth, come studiare la radiazione solare con Revit e, addirittura, la procedura per ottenere i manuali cartacei di Autocad, non più forniti con il programma.

11 settembre 2009

Wiki sul CAD

Un interessante progetto collaborativo sul C.A.D., con informazioni di utilizzo e accessorie. Il progetto è sostenuto, ed integrato, nel portale professione architetto: wiki sui CAD, uno dei portali principali del settore.

Il Wiki si compone di alcune aree non sempre ben approfondite, tuttavia è interessante tutta la sezione AutoCAD con Tips & Tricks e tutorial. Degna di nota anche la raccolta di utility. Gli altri C.A.D. e le altre sezioni sono trattati in modo meno approfondita, tuttavia, non risponde a logiche di propaganda commerciale. Gli aggiornamenti non sono frequenti e spesso le notizie su AutoCAD si fermano alle release precedenti, ma comunque sempre utili.