Gli edifici non protetti con dispositivi antisismici crollano sulle Tavole Vibranti che riproducono i terremoti nei laboratori ENEA
Le prove sono state effettuate su un edificio in muratura di due piani, che riproduce, in scala 1:1,5 la tipica edilizia italiana delle zone pedemontane e montane dell’Appennino. L’edificio è stato sottoposto ad una sequenza di sollecitazioni che riproducono quelle registrate in occasione del terremoto verificatosi a Colfiorito nel 1997, e sono state ripetute con intensità crescente fino al collasso del manufatto. Queste prove permetteranno la validazione dei modelli statici e dinamici tridimensionali, predittivi del comportamento sismico di edifici in muratura, in via di messa a punto in diversi Istituti Universitari. Le prove hanno permesso a una numerosa rappresentanza di ricercatori e studiosi nel campo dell’ingegneria sismica provenienti da varie università italiane, di osservare le prestazioni e la resistenza di edifici in muratura, progettati e costruiti con criteri tradizionali non antisismici, sottoposti a terremoti di intensità crescente.
Un edificio analogo, precedentemente protetto con dispositivi antisismici, aveva resistito a scosse di terremoto di intensità pari fino a 4 volte al terremoto verificatosi a Colfiorito nel 1997.
Il laboratorio di Dinamica Strutturale e controllo delle vibrazioni dell’ENEA è una delle cinque infrastrutture sperimentali di riferimento per l’ingegneria sismica in Italia che costituiscono RELUIS, la Rete dei Laboratori Universitari per l’ingegneria sismica: principale struttura di riferimento del Dipartimento della Protezione Civile in tema di protezione dai terremoti. Una delle linee di ricerca dei progetti RELUIS è finalizzata alla messa a punto di modelli per valutare la risposta sismica degli edifici in muratura esistenti.
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