È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 197 del 24 agosto 2010 il Conto Energia 2011-2013.
Il decreto interministeriale, di concerto tra il Ministero dello Sviluppo Economico ed il Ministero dell’Ambiente, del 6 agosto 2010, recante “Incentivazione della produzione di energia elettrica mediante conversione fotovoltaica della fonte solare”, entrerà in vigore il 31 dicembre 2010, sostituendo l’attuale regime di incentivazione per il fotovoltaico.
Dal 2011 le tariffe incentivanti saranno notevolmente ridotte rispetto a quelle attuali, con tagli fra il 18 e il 20% nel 2011, e ulteriormente decurtate del 6% all’anno per gli impianti che entreranno in esercizio nel 2012 e nel 2013.
Il nuovo DM riduce a due le tipologie installative: “impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici” e “altri impianti fotovoltaici”, eliminando la categoria della parziale integrazione; gli impianti sono suddivisi in 6 classi di potenza: tra 1 e 3 kW; tra 3 e 20 kW; tra 20 e 200 kW; tra 200 e 1000 kW; tra i 1000 e i 5000 kW; oltre i 5000 kW.
Viene introdotta la categoria “impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative” che beneficeranno di tariffe incentivanti più alte rispetto alle altre due tipologie. Queste tariffe saranno decurtate del 2% all’anno (anziché del 6%) nel 2012 e 2013.
La tariffa incentivante è incrementata del 5% per gli impianti diversi da quelli realizzati sugli edifici, che si trovino in aree industriali, commerciali, cave esaurite, aree di pertinenza di discariche o di siti contaminati. Il premio aggiuntivo per gli impianti in regime di scambio sul posto, realizzati sugli edifici e che riducano di almeno il 10% l’indice di prestazione energetica dell’edificio (da dimostrare con una certificazione energetica), può raggiungere il 30% della tariffa incentivante. Per gli impianti a concentrazione, le tariffe incentivanti saranno divise in due intervalli di potenza e decurtate del 2% all’anno nel 2012 e 2013.
Il DM fissa a 8.000 MW l’obiettivo nazionale della potenza da installare entro il 2020. Il tetto della potenza incentivabile è di 3.000 MW, a cui si aggiungono 200 MW per gli impianti integrati e 150 MW per gli impianti a concentrazione.
Dal 2011 le tariffe incentivanti saranno notevolmente ridotte rispetto a quelle attuali, con tagli fra il 18 e il 20% nel 2011, e ulteriormente decurtate del 6% all’anno per gli impianti che entreranno in esercizio nel 2012 e nel 2013.
Il nuovo DM riduce a due le tipologie installative: “impianti fotovoltaici realizzati sugli edifici” e “altri impianti fotovoltaici”, eliminando la categoria della parziale integrazione; gli impianti sono suddivisi in 6 classi di potenza: tra 1 e 3 kW; tra 3 e 20 kW; tra 20 e 200 kW; tra 200 e 1000 kW; tra i 1000 e i 5000 kW; oltre i 5000 kW.
Viene introdotta la categoria “impianti fotovoltaici integrati con caratteristiche innovative” che beneficeranno di tariffe incentivanti più alte rispetto alle altre due tipologie. Queste tariffe saranno decurtate del 2% all’anno (anziché del 6%) nel 2012 e 2013.
La tariffa incentivante è incrementata del 5% per gli impianti diversi da quelli realizzati sugli edifici, che si trovino in aree industriali, commerciali, cave esaurite, aree di pertinenza di discariche o di siti contaminati. Il premio aggiuntivo per gli impianti in regime di scambio sul posto, realizzati sugli edifici e che riducano di almeno il 10% l’indice di prestazione energetica dell’edificio (da dimostrare con una certificazione energetica), può raggiungere il 30% della tariffa incentivante. Per gli impianti a concentrazione, le tariffe incentivanti saranno divise in due intervalli di potenza e decurtate del 2% all’anno nel 2012 e 2013.
Il DM fissa a 8.000 MW l’obiettivo nazionale della potenza da installare entro il 2020. Il tetto della potenza incentivabile è di 3.000 MW, a cui si aggiungono 200 MW per gli impianti integrati e 150 MW per gli impianti a concentrazione.